Geofisica

TIPOLOGIE DI PROVA ESEGUITE

Indagine georadar o G.p.r. (Ground Probing Radar) per la ricerca e mappatura sottoservizi, cavità, anomalie, controllo rivestimento gallerie. Un radar convenzionale è una strumentazione che consente di operare il rilievo della posizione di un oggetto in aria mediante l’invio di onde elettromagnetiche: l’apparato misura il ritardo tra l’istante in cui il segnale elettromagnetico è stato trasmesso e quello necessario alle onde riflesse da bersaglio per tornare alla antenna ricevente. Il funzionamento del georadar è concettualmente analogo e, in breve, si basa sulla capacità dello strumento di emettere segnali a radiofrequenza (compresi tipicamente nel range 100 MHz – 1 Ghz) e di registrare quindi le eco reirradiate dagli oggetti presenti nel mezzo, caratterizzati da dimensioni sufficienti e da proprietà elettromagnetiche diverse rispetto a quelle di ciò che li circonda. La generazione e la ricezione dei segnali a radiofrequenza è operata da una o più antenne che vengono fatte scorrere sul materiale da indagare. I dati raccolti, opportunamente elaborati, sono memorizzati e rappresentati su una unità di controllo che genera anche gli impulsi necessari al funzionamento delle antenne. Eventuali oggetti presenti al di sotto delle superfici rilevate generano nelle immagini radar (“o radargrammi”) con caratteristiche forme iperboliche. ASTM D 6432-99 e CEI 306-8 del 2004.

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Base Sismica di superficie in onde P ed S, con 12-24 postazioni geofoniche allineate e con equidistanza compresa tra 1 e 10 m, con 3 o più punti di scoppio ubicati lungo il profilo geofonico o all’esterno di esso, con energizzazione mediante mazza battente o esploditore tipo “minibang”, con copertura geofonica complessiva compresa tra 11 e 115 m, con calcolo dei parametri dinamici (coefficiente di Poisson σ, modulo di Young E, modulo di taglio G, modulo di incompressibilità K, Rigidità sismica R, Vs30).

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Sondaggio Sismico in foro del tipo “down-hole” in onde P ed S (da eseguire in perfori di sondaggio attrezzati con tubo in PVC da 80 mm reso solidale con le pareti del foro mediante miscela di cemento e bentonite), con sonda avente 1 geofono verticale e 4 geofoni orizzontali, con profondità massima pari a 50 m, con passo di misura compreso tra 0.5 e 2.0 m, con energizzazione mediante mazza battente o esploditore tipo “minibang”, con calcolo dei parametri dinamici (coefficiente di Poisson σ, modulo di Young E, modulo di taglio G, modulo di incompressibilità K, Rigidità sismica R, Vs30);

DH4


Tomografia elettrica per la valutazione delle sezioni di resistività. Tale prova consiste nell'immettere corrente nel terreno attraverso dipoli energizzanti (AB), e misurare tramite dipoli di lettura (MN) la differenza di potenziale indotta dal campo elettrico creato nel terreno. Una volta programmato lo strumento, fissato il tipo di dispositivo, determinato il progetto d’onda di energizzazione (GTDT: Ground Time Domain Test), l'equidistanza dipolare, lo strumento effettua automaticamente le misurazioni spostando alternativamente i dipoli di corrente e quelli di lettura al fine di ottenere una maglia di punti di lettura, disposti lungo la sezione predeterminata. Un avanzato sottoprogramma di modellizzazione viene usato per calcolare i valori di resistività, e una tecnica di ottimizzazione non lineare dei minimi quadrati, è usata per il programma di inversione , sino ad ottenere la Sezione di Resistività basata sul metodo dell’inversione (Inverse Model Resistivity Section). Le risultanze ottenute sono riportate all'interno degli elaborati, il cui risultato ultimo, passando da Pseudosezioni Elettriche di Resistività Apparente Misurata e Calcolata, è rappresentato da Tomogrammi o Sezioni di Resistività definitiva (Inverse Model).

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Indagini MASW (Multichannel Analysis Surface Wave) con 24 geofoni disposti sul terreno con una spaziatura di 1.0 m e punti di scoppio posti a 6 e a 30 m dall’ultimo geofono. La profondità di investigazione raggiungibile è valutabile in circa 30 m dal piano campagna. Risultati ottenibili il valore del Vs30 e la sequenza sismostratigrafica.

San Biase
ALL-SIS 2

    

loghetto

"Un leader non può affrontare la realtà se non lo fa anche l'organizzazione di cui è a capo, nella sua totalità. Quando la realtà è troppo dura da accettare, negarla e rimanere aggrappati all'irrealtà diventa un comportamento naturale per molti, se non per tutti. Le persone si abituano a cercare conferme, e a lungo andare quest'abitudine crea delle barriere che impediscono loro di vedere realtà diverse da quelle che vorrebbero."      Larry Bossidy, Ram Charan , Il Segreto della competitività

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